La via Franchigena
"Sul cammino dei pellegrini attraverso una delle strade più
antiche del mondo"
La Tappa 32 si presenta come una delle perle della Toscana,
collegando il pittoresco borgo di San Gimignano a
Monteriggioni, con una distanza totale di 30,9 km. L'ultima
parte del percorso, suggestiva e accessibile anche ai più
piccoli, conduce dal minuscolo centro di Abbadia a Isola, un
autentico gioiello nascosto nella campagna, fino a Monteriggioni. Durante questo tratto, si attraversa prima la
campagna e poi un semplice sentiero nel bosco, regalando la
vista della rinomata "corona" di torri medievali, un
panorama che toglie il fiato!
La Tappa 32 tocca il borgo di Colle Val d'Elsa,
attraversando il suo affascinante centro storico. Qui, si ha
l'opzione di visitare il Duomo, dove è custodita la reliquia
del Sacro Chiodo, oppure di seguire il corso del fiume Elsa
e esplorare il meraviglioso Parco Fluviale, una riserva
naturale ideale per un piacevole trekking leggero e
avventuroso.
La Via Francigena nella Valdelsa attraversa anche gli
scenari della Montagnola Senese, un'area prevalentemente
boscosa con rilievi medio-bassi e una vegetazione
rigogliosa. In questo tratto, l'itinerario si fa talvolta
più impegnativo, caratterizzato da maggiori dislivelli e
interseca una vasta rete di sentieri CAI.
La segnaletica lungo la Via Francigena e il percorso
ciclabile Poggibonsi offrono un'opportunità diversa per
immergersi nella natura toscana. Il tratto B16, lungo 49,1
km e che collega San Gimignano a Siena, passa per Poggibonsi
prima di continuare attraverso Colle Val d'Elsa e Monteriggioni, attraversando anche la Montagnola.
Che si scelga di percorrere questo cammino a piedi o in
bicicletta, la Via Francigena offre la libertà di esplorare
anche brevi tratti con piccole passeggiate "andata e
ritorno", permettendo di godere dell'aria aperta senza
eccessiva fatica.
Per coloro che desiderano avventurarsi in una o più tappe,
organizzare il viaggio è facile grazie al vasto sistema di
accoglienza lungo questa antica via. Lungo il percorso si
trovano ostelli e strutture convenzionate che offrono riparo
ai moderni pellegrini e agli appassionati camminatori, dando
l'opportunità di avviare un'ulteriore esplorazione: quella
enogastronomica!
Vacanze nella spiritualità : 14
tappe via Franchigena
LA VIA ROMEA ........ ASSISI - ROMA - LE 14 Tappe
1° |
Assisi/Foligno
|
Km 21 |
2° |
Foligno/Trevi |
Km 12,5 |
3° |
Trevi/Poreta |
Km 12,5 |
4° |
Poreta/Spoleto |
Km 16 |
5° |
Spoleto/Ceselli |
Km 16 |
6° |
Ceselli/Arrone |
Km 14 |
7° |
Arrone/Piediluco |
Km 13 |
8° |
Piediluco/Poggio Bustone |
Km 21 |
9° |
Poggio Bustone/Rieti |
Km 17 |
10° |
Rieti/Poggio S. Lorenzo |
Km 22 |
11° |
Poggio S.Lorenzo/Ponticelli |
Km 20 |
12° |
Ponticelli/Palombara Sabina |
Km 28 |
13° |
Palombara Sabina/Montesacro |
Km 19 |
14° |
Monte Sacro/Roma |
Km 15 |
DA ASSISI A PIEDILUCO Il nostro viaggio inizia nella
suggestiva Umbria, seguendo le prime fasi del percorso
compiuto da San Francesco per diffondere la sua visione.
Assisi, la città natale di San Francesco, è intrisa
della sua storia umana e spirituale, con ogni angolo e
piazza che racconta la sua vita. La tradizione vuole che San
Francesco sia nato nel 1181 nell'area occupata oggi
dall'oratorio di San Francesco Piccolino, vicino alla Chiesa
Nuova costruita sul luogo della casa paterna. Qui Francesco
visse la sua giovinezza e affrontò i primi conflitti con suo
padre. Nella piazza di fronte al Palazzo Vescovile,
Francesco rinunciò pubblicamente ai suoi beni. La
Cattedrale di S. Rufino fu il luogo delle sue prime
prediche e dell'incontro con Chiara, che lo seguì e fondò
l'ordine delle Clarisse. La magnifica Basilica, capolavoro
dell'architettura medievale, conserva le spoglie di San
Francesco ed è il cuore dell'ordine francescano. Vicino al
centro storico, il nostro cammino ci porta all'Eremo delle
Carceri, dove il santo si ritirava in preghiera, e alla
Chiesa di San Damiano, dove ricevette la chiamata a
riedificare la Chiesa. Nei boschi vicini, troviamo il famoso
leccio sotto il quale San Francesco amava predicare. Il
nostro percorso prosegue attraverso Foligno, dove Francesco
giunse nel 1205 per vendere le stoffe della sua famiglia e
ritornò spesso durante le sue predicazioni. Luoghi
significativi della spiritualità francescana sono la Chiesa
di San Francesco e i monasteri di Santa Lucia e Santa
Caterina fondati dalle Clarisse. Il cammino continua verso
Trevi, il Monastero della Madonna delle Lacrime,
Poreta e Spoleto, uno dei luoghi cruciali nella vita di
San Francesco. Qui, fece un sogno che lo portò a rinunciare
al suo desiderio di diventare cavaliere. La cappella delle
reliquie nel Duomo conserva la lettera autografa di San
Francesco a Frate Leone. Proseguiamo attraverso il
suggestivo Ponte delle Torri, attraversando il Bosco Sacro
di Monteluco, dove Francesco aveva una piccola chiesa per la
preghiera solitaria. Il nostro cammino passa per Ceselli,
Arrone e raggiunge le spettacolari Cascate delle Marmore.
Continuando, arriviamo a Piediluco, con la Chiesa di
San Francesco edificata tra la fine del XIII secolo e il
1338, diventata santuario francescano nel 1999. Da Piediluco,
proseguiamo verso la Valle Reatina.
DA PIEDILUCO A RIETI La Valle Reatina è da sempre un
luogo in cui si intrecciano diverse culture e civiltà . La
sua storia è legata ai popoli sabini, che hanno animato
questa terra con antichi miti e leggende. I romani hanno
lasciato un'impronta indelebile lungo il percorso, con i
resti delle loro grandi ville rustiche, fulcro
dell'agricoltura dell'antichità . Gli ordini monastici hanno
svolto un ruolo cruciale nello sviluppo economico e nella
salvaguardia del patrimonio culturale. San Francesco ha
scelto questa zona come uno dei luoghi privilegiati, e la
splendida pianura nel territorio reatino è chiamata "Valle
Santa". Tre eventi fondamentali della vita del santo sono
avvenuti qui: la stesura della regola definitiva
dell'ordine, la composizione del Cantico delle Creature e il
desiderio di creare il primo presepe cristiano. I luoghi
significativi nel nostro percorso nella Valle Reatina
includono il Convento di Poggio Bustone, il Sacro Speco e il
Santuario della Foresta. Poggio Bustone, chiamato il "paese
del buon giorno", ricorda il saluto di San Francesco ai suoi
abitanti quando arrivò per la prima volta nella valle
reatina nel 1208. Qui, attraverso una visione, Francesco
ebbe la certezza della crescita dell'Ordine. Un sentiero ci
porta al "romitorio superiore", il Sacro Speco, la grotta
dove San Francesco si ritirava in preghiera. Proseguiamo
verso il Santuario di Santa Maria della Foresta a Rieti,
dove Francesco giunse nel 1225 per curare gli occhi e fu
ospitato nella chiesa di San Fabiano. Il Santuario de la
Foresta, circondato da boschi di querce e castagni, è un
luogo indimenticabile. Vicino si trova la grotta in cui,
secondo alcuni studiosi, Francesco compose parte del Cantico
delle Creature. Procedendo, raggiungiamo Rieti con la
Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita nel VI secolo,
e la Chiesa e il Convento di San Francesco del XIII secolo,
con la sua tipica architettura francescana.
DA RIETI A ROMA
L'ultima fase del percorso ha inizio dalla statua bronzea di
San Francesco nella piazza Vittori di Rieti
dirigendosi successivamente nel territorio sabino. La prima
tappa rilevante è il
Santuario di Fontecolombo
qui, nel 1223, Francesco dettò la Regola bullata a Frate
Leone. La denominazione del luogo si attribuisce alla
volontà di San Francesco, che desiderava che i suoi
confratelli potessero rinfrescare il proprio spirito in
questo sito. La grotta, la Cappella con affreschi del XII
secolo e il
dipinto del Tau
sono celebri in questo contesto. Il nostro itinerario
prosegue verso il
Santuario di Greccio
dove Francesco istituì nel 1223 la tradizione del Presepe in
una grotta, per commemorare la nascita di Cristo e
diffondere un messaggio di pace. Dalla cappella, si accede
al nucleo più antico con il refettorio, la cella e
l'oratorio di San Bonaventura. Nel Santuario è presente un
ritratto di
San Francesco
considerato uno dei più fedeli ai suoi tratti reali. Il
paesaggio di boschi di cerro e querce lascia gradualmente
spazio agli uliveti, che si estendono come un mantello
argentato sulle colline. Giungiamo quindi al borgo medievale
di Poggio San Lorenzo. Attraverso
Ponticelli in Sabina
con il celebre
castello Orsini
procediamo verso Montelibretti, dominato dal
Palazzo Barberini,
per arrivare infine a
Moricone con il Palazzo Baronale
e il castello. Successivamente, percorreremo la via
Maremmana inferiore, un'antica strada di transumanza, per
raggiungere Palombara Sabina, immersa nello splendido
scenario del P
Naturale dei Monti Lucretili
Di particolare interesse è l' Abbazia romanica di San
Giovanni in Argentella, un tempo un importante monastero
benedettino, così chiamato per il paesaggio circostante
ricco di torrenti che, al sole, brillavano come argento.
Proseguiamo quindi attraverso il
Parco della Marcigliana
per arrivare infine a
Roma
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