Non avevamo mai avuto esperienza di crociere prima e così abbiamo deciso di provare un nuovo tipo di vacanza anche perché ci poteva dare la possibilità di vedere molti luoghi in una decina di giorni. In ogni tappa però il tempo a disposizione per visitare la località era piuttosto esiguo ma abbiamo voluto vederla dalla prospettiva di avere un assaggio dei vari luoghi (in questo caso del Mediterraneo) per poi andare a visitare in maniera più approfondita quelli che ci sarebbero piaciuti di più.
Piazza del Plebiscito è la piazza principale e luogo simbolo della città, da sull'entrata del Palazzo Reale di Napoli, nei presso si trovano molti caffè storici dove gustare anche le incredibili sfogliatelle. Poco distante si trova il Castel Nuovo ovvero il Maschio Angioino che fu costruito durante il regno di Carlo I d’Angiò alla fine del XIII sec. come residenza reale e fortezza e attualmente sede del Museo Civico e molto richiesta come sede per matrimoni civili ed eventi. Nelle vicinanze si trova anche la Galleria Umberto I, una galleria commerciale costruita alla fine del XIX sec in onore del Re per il suo aiuto durante l’epidemia di colera del 1884.
Una passeggiata a Spaccanapoli, la via che parte dai Quartieri Spagnoli e arriva a Forcella ‘spaccando’ la città in due e durante il percorso si possono trovare diverse chiese, palazzi antichi e abitazioni in stile tipico partenopeo.
Un’altra via suggestiva e molto gettonata è San Gregorio Armeno, la via dei presepi da visitare in ogni momento dell’anno.
Volevamo visitare il posto dove sono contenute le reliquie e l’ampolla con il sangue di San Gennaro che si trovano nella navata destra dell’omonima cappella nel Duomo di Napoli che fu costruito nel XIII da Carlo II d’Angiò.
Ultima tappa è stata la Cappella di San Severo dove è conservata una delle sculture più realistiche al mondo, tutta in marmo e realizzata nel 1753 da Sanmartino: il Cristo Velato.
Campania – Salerno città e qualche dintorno.
Lucilla
2021-04-18 19:19:13
Questo è uno di quei luoghi che si possono visitare in qualsiasi stagione dell’anno, era fine ottobre e con mia sorella avevamo deciso di andare a trascorrere 4/5 giorni di vacanza in un posto in cui si potesse visitare le bellezze storiche, ma anche passeggiare liberamente limitandosi a osservare senza programmare minuziosamente ogni giornata per non doversi perdere nulla… un posto facilmente raggiungibile dai mezzi pubblici e che ci permettesse di spostarsi a piedi per visitare la città ‘base’ con la possibilità di muoversi facilmente nei dintorni con i mezzi pubblici. Faceva ancora piuttosto caldo durante il giorno, qualcuno in spiaggia si azzardava anche ad un bagno anche se poi non so se si trattasse di gente del posto o di qualche temerario turista nordico.
Il treno era comodissimo, non abbiamo dovuto fare nessun cambio e alla stazione c’era già il transfer del b&b pronto ad aspettarci per condurci nel cuore del centro storico di Salerno, l’aspetto esterno dell’edificio non era dei migliori ma all’interno le poche camere erano tutte nuovissime e con vista spettacolare. Cena in una friggitoria scoperta poco distante a base di pizza fritta spettacolare e abbiamo deciso a grandi linee cosa fare all’indomani.
Dopo una bella passeggiata sul lungomare abbiamo raggiunto Piazza della Concordia in direzione Positano, il traghetto ha fatto scalo a Maiori e Amalfi. Avevo sentito più volte parlare di questa incantevole località che si sviluppa in verticale a strapiombo sul mare, ora ho capito il perché tantissimi stranieri e italiani spesso ritornano più e più volte qui. Le viuzze piene di negozietti, bar e ristorantini erano piuttosto affollati anche se era fine ottobre e ci siamo chiesti quanta folla ci potesse essere qui nei mesi estivi; un buon pranzo a base di cuoppo di pesce fritto innaffiato da un bicchiere di vino e una sosta in Spiaggia Grande. Riprendiamo la salita e decidiamo di ritornare a Salerno con l’autobus facendo prima però una breve sosta ad Amalfi con una passeggiata e una visita al Duomo di Amalfi, la cattedrale di Sant’Andrea con la sua splendida scalinata e una sosta a Cetara. Questa piccola località di pescatori è famosa per la produzione di acciughe e la colatura di alici, un prodotto diventato DOP nel 2020, abbiamo cenato a base di pasta fatta in casa condita con questo ottimo prodotto. Anche se a volte vengono i brividi a percorrere la costiera amalfitana in bus per via delle strade strette, (ci vuole molto tempo perché quando due bus si incrociano spesso devono fare retromarcia) tortuose, è stata una esperienza bellissima percorrerla al tramonto.
Il giorno seguente abbiamo visitato la Cattedrale di Salerno di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio VII, la cui costruzione è stata iniziata nel XI secolo. Il portale della facciata immette ad un atrio molto singolare di quadriportico romanico circondato da un colonnato con un loggiato soprastante decorato; molto belli i mosaici nella cripta dove sono conservate le reliquie del santo protettore della città. Sempre nel centro storico si trova il Giardino della Minerva , un orto botanico antico che fu anche usato a scopi didattici per gli studenti della scuola medica salernitana. Ci avanzava ancora un po’ di tempo e abbiamo seguito le indicazioni per recarci a piedi verso il Castello di Arechi, in cima ad una collina alta 300 mt e da cui si può ammirare dall’alto la città e il golfo. Purtroppo era ora di chiusura e non è valsa la pena di entrare solamente per una mezz’ora così ci siamo limitate a gustare un aperitivo in un luogo e con una vista unici al mondo.
Il giorno seguente eravamo un po' indecise se andare a Capri o Pestum e così abbiamo deciso di ripiegare su Napoli che dista un paio di ore di treno da Salerno.
Giusto il tempo di ammirare il Maschio Angioino, un giro nella Galleria Umberto I, una passeggiata lungo la via dei famosissimi presepi San Gregorio Armeno, una visita alla chiesa di San Gennaro al Vomero e naturalmente abbiamo gustato le sfogliatelle vicino alla bellissima Piazza del Plebiscito. Avevamo avuto così un primo assaggio della città e sicuramente ci ritorneremo.