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Piacenza per un soggiorno di un paio di giorni,

Franca
2021-03-01 16:28:41
Mi piace visitare almeno una volta l’anno una città italiana e non molto tempo fa mi è capitato di recarmi a Piacenza per un soggiorno di un paio di giorni, capita di aver voglia di ‘staccare’ subito dopo una stagione di lavoro estiva molto intensa. Mi piace infatti abbinare la visita di una città dal punto di vista storico-artistico ma anche di aver voglia di gustare le specialità del posto e questo in Italia è possibile in ogni città.

Spesso viaggio in treno e le città principali sono ben collegate con le Frecce e con questi treni veloci si arriva in poche ore un po' dovunque, non mi piace stressarmi per trovare parcheggio e poi nel momento in cui arrivo in una città mi piace essere libera di girarla a piedi senza avere impegni orari a parte quelli di apertura dei musei.
Ho scelto un albergo appena fuori dal centro storico, un 4 stelle molto comodo con ristorante interno e anche qui sono rimasta piacevolmente sorpresa perché il cibo era ottimo al palato e anche per gli occhi e inoltre offriva le biciclette gratuite per visitare la città.

Ho acquistato il biglietto per i cinque musei: I Musei Civici di Palazzo Farnese, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, il Museo della Cattedrale, il Museo Civico di Storia Naturale e Kronos, la Galleria e il Collegio Alberoni.
La prima cosa che ho visto è stata Piazza Cavalli, il cuore di Piacenza e prende il nome dai due cavalli di bronzo che raffigurano Alessandro Farnese e suo figlio Ranuccio, opera dello scultore toscano Mochi del 1600. Il Palazzo Gotico fatto edificare nel 1281 da Alberto Scoto, capo dei mercanti e signore ghibellino della città, originariamente era stato creato per ospitare grandi assemblee e nei secoli è stato utilizzato come magazzino e teatro; la base è in marmo rosso di Verona e la parte alta in cotto.
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Modena è una città che è facile da raggiungere

Giuliana
2021-03-01 16:26:11
Modena è una città che è facile da raggiungere con ogni tipo di mezzo privato o pubblico come il treno che è uno dei miei preferiti, quando ho solo una giornata a disposizione mi piace poter arrivare comodamente e girare le città a piedi senza dovermi preoccupare dei problemi di parcheggio.
É una città ricca di bellezze storico artistiche ma anche una città giovane e vivace grazie a un centro universitario di rilievo, uno dei più antichi d’Europa in quanto le sue origini risalgono al 1175 e alla presenza della sede dell’Accademia Militare. Partendo dalla stazione dei treni a piedi il primo edificio che ho incontrato nel mio cammino verso il centro è proprio l’Accademia Militare, ha sede nel Palazzo Ducale, sede del Ducato d’Este dal 1597 (Ducato di Modena e Reggio) fino al 1796 (Ducato di Ferrara, Modena e Reggio) e si affaccia sulla bellissima Piazza Roma.

La seconda tappa è stato il Casa Museo Enzo Ferrari, il museo dedicato alla vita e al lavoro del fondatore della nota casa automobilistica, qui nacque Enzo Ferrari e qui suo padre Alfredo aveva la sua officina meccanica. Nella sala cinema un filmato ripercorre la vita del noto imprenditore e pilota e si possono ammirare diversi modelli di automobili; purtroppo dato che avevo solo una giornata a disposizione non ho avuto il tempo di visitare anche il museo Ferrari a Maranello.

Passeggiando fra le varie vie e portici si arriva a Piazza Grande, il cuore della città, qui si trova il Duomo di Modena e la Ghirlandina, il campanile simbolo della città, costruito nel 1099 per seppellire San Geminiano, il patrono della città , 200 scalini da salire per ammirare questa città dall’alto, entrambi patrimonio dell’umanità UNESCO; avendo tempo a disposizione vale la pena visitare i Musei del Duomo.
Altro palazzo da visitare il Palazzo del Comune, costruito a più riprese a partire dall’epoca medioevale. Una curiosità, la rivalità di Modena con la vicina Bologna è stata in epoche lontane causa di guerre e di fatti di sangue, all’interno di questo bellissimo palazzo, nel Camerino dei Confermati, è conservato un secchio di legno particolare: la Secchia rapita che ricorda ai modenesi la vittoria ottenuta contro i bolognesi nel 1325, i modenesi sottrassero questa secchia a un posso bolognese e la portarono qui come trofeo.
In questa piazza, davanti al porticato troviamo anche la Pedra ringadora, una grossa pietra rettangolare di marmo, originariamente parte di un antico edificio romano posta qui in epoca medievale e utilizzata sia come palco dagli oratori che come luogo di disonore perché venivano qui esposti alla gogna pubblica persone che avevano commesso vari reati ma qui venivano esposti anche i cadaveri di persone annegate per l’identificazione.

Una sosta pranzo in una delle tante trattorie storiche della città è di dovere quando visito una città, ho scelto la trattoria Aldina e anche se faceva caldo ho assaggiato tortellini in brodo, zampone e bollito misto, tutto veramente ottimo, come da aspettative.

A pochi passi si trova la Galleria Estense, una elegante e raffinata esposizione della collezione d’arte dei Duchi d’Este in seguito arricchita da altre opere. Dopo questa visita una visita al Mercato storico Albinelli, un mercato coperto dei primi del ‘900 in stile liberty.

Il Foro Boario è stata l’ultima tappa della mia giornata a Modena, costruito dall’architetto Francesco Vandelli alla fine del ‘800, nato come luogo dedicato al mercato del bestiame e oggi sede della facoltà di Economia; vicino il parco archeologico Novi Ark.
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