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Viacenza: la città del Palladio, patrimonio dell’umanità UNESCO

Maria
2021-03-06 18:29:25
Viacenza: la città del Palladio, patrimonio dell’umanità UNESCO

Questa è una di quelle città che ti meravigliano per la sua bellezza, è proprio il caso di dire che che è molto più bella di quanto ci si aspetta.
Il cuore della città è Piazza dei Signori, qui si trovano alcuni dei più bei palazzi signorili di Vicenza come il Palazzo del Monte di Pietà, la chiesa di San Vincenzo e la Loggia del Capitanato che attualmente è sede del consiglio comunale della città, praticamente legati all’amministrazione della città fin da epoche remote. Sul di un lato di questa piazza si trovano anche due colonne dedicate alla Serenissima, una sormontata da un leone edificata nel 1473 e una dal Cristo Redentore, edificata nel 1640.
Su tutto domina la Basilica Palladiana che già era palazzo della Ragione e nel 1546 la città incaricò Andrea Palladio di effettuare alcune modifiche, a lui è dovuta la costruzione delle logge in marmo bianco. Purtroppo non è stato possibile salire alla terrazza da dove (ho letto) si possono ammirare le 23 statue sopra il loggiato, ammirare il panorama e gustare un aperitivo; a fianco della Basilica Pallasiana si può ammirare la Torre Bissara, alta mt. Avrei visitato anche il museo del Gioiello al piano terreno ma era chiuso.

Un’altra tappa è stata la visita ai Giardini Salvi che si trovano vicino alle mura di Porta Castello, qui si trova la Loggia Valmarana che fu probabilmente edificata da un allievo di Palladio. Questa loggia poggia su archi sorretti da pilastri che emergono dalle acque della Seriola, il corso d’acqua sottostante. Un po' è bello anche passeggiare fra le vie del centro storico di Vicenza, fra cui Corso Palladio, la via principale, Contrà Porti dove si trova il Palazzo Barbaran Da Porto che ospita il Palladium Musem con i suoi portici, negozi, locali ed edifici storici e Corso Fogazzaro dove si trova il Tempio di San Lorenzo.
Volendo si può acquistare la Vicenza card per visitare 10 siti oppure quella per visitare 4 siti, ho scelto quest’ultima per via del tempo ridotto a disposizione e l’ho acquistata nell’ufficio di informazioni accoglienza turistica; non tutti i siti possiedono una biglietteria. Vicenza vale la pena di ritornarci più volte.

Il Teatro Olimpico è di una bellezza incredibile, si tratta il teatro coperto in muratura più antico del mondo ideato da Andrea Palladio e realizzato da suo figlio Silla, fu inaugurato nel 1585 è ispirato ai teatri greci e romani e le strutture in legno realizzate da Vincenzo Scamozzi utilizzate per lo spettacolo inaugurale sono rimaste intatte fino ai giorni nostri.
Poco distante, in fondo a corso Palladio si trova Palazzo Chiericati, realizzato da Palladio e sede del museo civico della città che contiene varie opere del ‘500.
Lungo Contrà Santa Corona si possono visitare fra gli altri la chiesa di Santa Corona che contiene la cappella Valmarana del Palladio che ha ospitato le spoglie del famoso architetto fino a metà del XIX secolo quando vennero trasferite nel cimitero Maggiore e il museo Naturalistico-Archeologico che ha sede nei chiostri della chiesa dove vengono esposti sia ritrovamenti archeologici dal paleolitico all’età longobarda che illustrati gli ambienti naturali dei Colli Berici.

La Cattedrale di Santa Maria Annunciata ovvero il Duomo di Vicenza che si affaccia sull’omonima piazza, è un edificio in stile tardo gotico ed eretto a più riprese in epoche diverse a partire dal Duecento, la cupola e il portale laterale che volge a nord sono stati attribuiti ad Andrea Palladio. Nel sottosuolo, dopo scavi durati diversi decenni è stata aperta al pubblico un’Area Archeologica.
Fra una visita e l’altra non avendo nessuna conoscenza e dopo una breve ricerca su internet (era agosto e molti locali erano chiusi) pausa pranzo in corso Palladio a base di ‘cicchetti’ come antipasto, conditi da salumi locali, baccalà con polenta, tagliatelle fatte in casa al tartufo, il tutto all’altezza delle aspettative.
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Veneto: Un bellissimo weekend Montagnana, Arquà Petrarca e Soave

Gino
2021-03-06 18:27:39
Veneto: Un bellissimo weekend Montagnana, Arquà Petrarca e Soave

Avevamo voglia di staccare un paio di giorni , di visitare un posto senza doverci trovare in mezzo alle code del traffico e senza andare troppo lontano e così un nostro parente mi ha suggerito un luogo di cui non avevo mai sentito parlare: Montagnana, l’aveva trovato su di una vecchia guida che suggeriva itinerari per il weekend . Come base abbiamo scelto di soggiornare in un agriturismo, un posto tranquillo ma con la possibilità di poter visitare diversi luoghi nelle vicinanze e così, dopo un po' di vagare in mezzo alle campagne siamo giunti a Pozzolo di Villaga sui colli Berici in provincia di Vicenza. Da qui abbiamo deciso di raggiungere Montagnana, una cittadina della provincia di Padova a cui è stata conferita la Bandiera arancione per le sue bellezze storiche e per la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio e fa parte dell’associazione dei Borghi più belli d’Italia. Facilmente raggiungibile con l’autostrada A13, uscita Monselice, con la Strada Padana SR10 oppure in treno.
Una volta trovato facilmente parcheggio nei pressi del centro abbiamo potuto ammirare le mura imponenti del XIII secolo che circondano il borgo, rimaste intatte sino dall’epoca in cui sono state costruite, sono alte ben 20 metri intervallate da 24 torri di guardia. L’accesso più importante è da porta Padova che attraversa il castello di San Zeno con il Mastio di Ezzelino, alto 38 metri e dalla cui sommità si può ammirare sia l’interno del borgo che i vicini colli Euganei e Iberici; qui hanno sede l’ufficio turistico, la biblioteca e il Museo Civico Giacomelli con sezioni sia archeologiche che medievali e moderne.
Abbiamo passeggiato fra le vie del borgo e ammirato le varie porte fra cui Porta Legnano presso la quale ammirare la Rocca degli Alberi e alla sua sinistra l’ex Cinema Teatro Branzo e a sud la Porta XX Settembre presso cui ammirare il campanile della chiesa di San Francesco. Nella piazza centrale Vittorio Emanuele II si trova il Duomo di Santa Maria Assunta, con il grande orologio posto sulla sua facciata caratteristica; ha solo la lancetta delle ore.
Ma come non ammirare le vetrine di alcuni negozi che espongono il crudo di Montagnana DOP, un prosciutto dolce e delicato, lavorato ancora artigianalmente come una volta.
Dopo la pausa pranzo a base di prodotti tipici abbiamo ammirato le mura anche dall’esterno e voltate le spalle al Castello, dall’altra parte della strada si trova Villa Pisani, costruita a metà del 1500 da Palladio sotto committenza di questa famiglia veneziana che qui aveva alcune attività agricole e inserita insieme alle altre ville palladiane come patrimonio dell’umanità UNESCO.

ARQUÁ PETRARCA
Essendo partiti presto la mattina e avendo ancora tempo a disposizione siamo partiti da Montagnana ad una distanza di circa 25 km verso uno splendido borgo medievale: Arquà Petrarca, posizionato al II° posto nella classifica dei più bei borghi d’Italia. Il borgo si divide in due parti: nella parte alta abbiamo ammirato la colonna del Leone veneto del 1612 e la casa del Petrarca dove il famoso poeta trascorse gli ultimi anni della sua vita e siamo passati davanti anche all’Oratorio della Santissima Trinità e la Loggia dei Vicari. Seguendo delle indicazioni, dopo una breve salita abbiamo raggiunto un monumento commemorativo ai Caduti.
Nella parte bassa del borgo si trova l’antica chiesa di Santa Maria Assunta che custodisce la tomba del Petrarca; all’interno si possono ammirare degli affreschi molto belli. Un’ultima cosa che ci hanno consigliato di fare in questo borgo è stato gustare il famoso brodo di giuggiole, un liquore dolce tipico di questo luogo, ottenuto ancora oggi artigianalmente tramite l’infusione della giuggiola e con cui si producono anche confetture e sciroppi.

A cena siamo ritornati a Villaga, i proprietari dell’agriturismo ci hanno prenotato un posto al ristorante Ai Canonici, la cena è stata ottima e i piatti belli da vedere, in particolare ci è piaciuto moltissimo il risotto all’Amarone un ottimo vino rosso veneto.
SOAVE.
Il giorno seguente siamo ripartiti per Soave che dista poco più di 30 km da Villaga, purtroppo il tempo a nostra disposizione stava finendo ma non potevamo non fare una breve tappa anche lì, naturalmente ci siamo ripromessi di ritornarci. Anche questo borgo medievale è racchiuso da bellissime mura di cinta merlate alla ghibellina che scendono dal castello. Nel centro storico ci sono alcune bellezze architettoniche di varie epoche come il Palazzo Scaligero che attualmente è sede del municipio, il Palazzo Cavalli, il Palazzo San Bonifacio e la chiesa di San Lorenzo. Le colline a Soave sono ricoperte dai vigneti e quindi dopo una sosta in enoteca per acquistare qualche bottiglia e dopo aver gustato un aperitivo con cicchetti, gustosissime tartine fatte con salumi locali, siamo rientrati a casa.
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tour del vino

Luigi
2021-03-06 18:24:47
Prossima vacanza..... tour del vino....... cultura e viticoltura eroica . Il Prosecco nasce storicamente dalle colline di Conegliano Valdobbiadene, un luogo ricco di tradizioni e arte
Se il vino non fosse una cosa importante, Gesù Cristo non gli avrebbe dedicato il suo primo miracolo!
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